Chiara mi divenne l'essenza dell'opera artigiana,

la virtù della cosa fatta a mano, la cosa che conserva un po' dell'incerto del caduco,
dell'imperfetto, dello sbagliato della natura umana; la cosa che serba il senso di questa nostra condizione mortale, che è la nostra immortalità.

E' questa virtù che continua l'artigiano
nell'artista, e dell'artigiano fa un artista;
questo portare nell'opera il caldo
e il palpito della vita umana; questo infondere, attraverso la mano, l'umano nell'oggetto;
questo dare alle cose una segreta immagine dell'uomo, e fare si che tra le opere degli artigiani l'uomo ritrovi una vasta e silenziosa famiglia.
Guai se l'opera dell'artigiano dovesse avviarsi
a quella perfezione meccanica che è
il congelamento, l'irrigidimento, la morte dell'oggetto.


ALBERTO SAVINIO
Tratto da: Ascolto il tuo cuore, cittá.